No…non con “ti da una mano” . Ci starebbe meglio un “te lo mette nell’…” (3 lettere)!
Perché? Leggete e lo scoprirete!
La mattina vaghiamo per 3 ore circa nella mini Los Angeles alla ricerca di una sim card della famossissima compagnia telefonica AT&T (niente a che vedere con l’A-Team).
Trovata la sim card, riusciamo anche a toccare un iPhone 4 per circa 3/4 secondi cadauno 😀
Tornati in macchina, cominciamo a sciropparci le 300 miglia che ci separano dallo Yosemite National Park, nostra prossima meta.
Le ore passate in auto, tra un Burger King e l’altro, ci danno alla testa, così al primo distributore di benzina, nell’amena località turistica di Delano California, dimentico per un istante incustodito il mio marsupio sulla pompa di benzina Out of Order (ci fosse stato almeno il cartello non ci saremmo fermati nemmeno). 30 secondi e il marsupio con il passaporto, l’iPhone e la macchina foto non c’è più…
Welcome in America Filippo…!!!!!
Per fortuna, il portafoglio c’è ancora…
Scambiamo due parole con la bellissima e “rapidissima” (circa 20 minuti dalla chiamata) poliziotta latino americana, che di americana aveva ben poco, che dall’alto dei suoi 1 m 46 (ca 4 piedi e 9 pollici), sorridendo ci dice “i’m sorry I can do anything”…trad: no puedo hacer nada…
M cazz***** comincia proprio bene la vacanza…
Mi scoccia per il cellulare dal quale ho perso tutti i numeri di telefono, ma mi consolo con l’adrenalina per aver chiamato il 911…
Continuiamo il viaggio in direzione Yosemite, e il paesaggio comincia a farsi più bello. La vegetazione brulla si trasforma a poco a poco in un verde smeraldo e la piatta pianura inizia a modellarsi in emozionanti montagne.
Ci dirigiamo ancora un po’ verso nord, poco distanti dall’entrata del parco e decidiamo di fermarci a dormire nei pressi della turistica zona attorno Bass Lake. Priva di strutture quali campeggi o motel, non rimane che abbassare lo schienale del sedile dell’auto e..buonanotte!!!
ZZZZZZZZZZZZZZZZ…zanzare del cavolo…andate da Marco 😀
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